Quando un liquore è troppo alcolico

Quando un liquore è troppo alcolico
Chissà quante volte vi sarà capitato, voi amanti dei liquori fatti in casa, di seguire scrupolosamente la ricetta di un liquore tramandata da generazioni con ottimi risultati e ritrovarvi a dire: «Strano. Questa volta è venuto troppo alcolico!»
Bene, soffermiamoci sull’ultimo punto: l’alcool in commercio è marchiato 95/96 gradi. Come può essere che il liquore, sempre venuto bene, questa volta sia troppo alcolico?
Cominciamo subito col sfatare il falso mito che lo zucchero aumenti la gradazione alcolica. È vero, a volte capita, ma questo succede solo ed esclusivamente quando lo si aggiunge al mosto in fermentazione, allora sì che la gradazione alcolica del vino sale. Però bisogna tenere presente che questa pratica a livello commerciale, almeno in Italia, è illegale salvo eccezioni… Ma si parla di vino.
Nel nostro caso, invece, lo zucchero viene dissolto nell’acqua per creare lo sciroppo, da aggiungere all’alcool aromatizzato (dopo giorni, settimane o mesi di infusione) e quindi lo rendiamo allo stato liquido, il che fa aumentare il volume dell’acqua e di conseguenza, a parità di acqua, più zucchero = meno gradazione alcolica (come spiegato nell’articolo che potete trovare qui).
La qualità dell’alcool
Dopo anni che facevo lo stesso liquore ed era sempre venuto bene mi sono ritrovato che il mio prodotto per la prima volta è venuto “troppo alcolico”. Praticamente imbevibile!
Strano, le dosi erano sempre quelle e allora perché è venuto così?
A quel punto ho telefonato ad un amico che fa il distributore e rivenditore di liquori da 40 anni e lui, per niente stupito da questa mia domanda, mi ha risposto molto semplicemente che il problema dipende dalla qualità dell’alcool.
«Ma come» ho ribadito, « l’alcool è alcool!»
E lui mi ha risposto: «No, non tutto l’alcool in circolazione è fatto nello stesso modo, c’è quello derivato dalla canna da zucchero, quello estratto dalle patate, ecc… ecc…, è per questo che cambia il gusto.
Il gusto
Ecco, appunto, il gusto. È il gusto che fa sembrare il liquore che avete fatto con tanto amore troppo alcolico. È una percezione delle papille gustative e non il livello di alcool che, come spiegato sopra è praticamente lo stesso.
L’acquisto dell’alcool giusto è una giungla inestricabile perché, sebbene siano tutti legali, ce ne sono molti, tanti, forse troppi che rilasciano quel saporaccio, quello che rovina il vostro (nostro) lavoro.
Non posso neanche consigliarvi di acquistare un prodotto rispetto a un altro perché, se va bene, sull’etichetta c’è scritto solo “origine agricola”… Tutti sono di origine agricola!
Il marchio “Buongusto” dovrebbe essere indice di qualità, a dispetto della produzione, ma anche lì non so se sia il caso di fidarsi.
E allora come si fa?… A mio modo di vedere è abbastanza facile: trovate quello che va bene (o fatevelo consigliare) e continuate a usare quello, anche se costa qualche euro in più. Ci guadagnerete in tempo e fatica ed eviterete delusioni, perché non c’è niente di peggio di quando l’alcool rovina il vostro liquore fatto in casa.
Come rimediare
Prima di buttare tutto nel lavandino vi consiglio di fare alcuni esperimenti, tanto cos’avete da perdere? Prendete una parte del vostro prodotto, ad esempio mezzo litro, e fate un altro sciroppo da 250 ml. di acqua con lo zucchero in proporzione poi unite il tutto. Se va bene potete fare anche il resto, se no sperimentate ancora. Alla fine non sarà un prodotto “perfetto” ma comunque bevibile.
P.S. Quello nella foto sono sicuro che va bene e ce ne sono tanti altri equivalenti. Basta trovarli.
Quanto è lo zucchero in proporzione a 250ml di acqua?
Dipende dalla ricetta, non c’è una regola fissa. Se la ricetta prevede ad esempio 1 litro di acqua e 500 g. di zucchero… per 250 ml. di acqua dovrai usare 125 g. di zucchero.
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